Un aspetto fondamentale in una qualsiasi disciplina sportiva è la programmazione dell’allenamento.
Tale aspetto risulta importante anche a chi si affaccia al mondo della “palestra”, sia per motivi di dimagrimento sia per chi abbia obiettivi di aumento di massa muscolare. Per impostare una programmazione, sia su base annuale che per microcicli è necessaria una valutazione delle qualità del cliente-atleta.
L’obiettivo generale dei test, oltre a stimolare l’at leta, è quello di pianificare il lavoro da svolgere nonché poter monitorare nel tempo i risultati ottenuti. I test di valutazione funzionale sono un indicatore dello stato di forma di una persona e rappresentano uno strumento motivante che molti trainer utilizzano per stimolare i propri atleti nel tempo, puntando sui miglioramenti ottenuti. La scelta dei test da utilizzare è in relazione allo sport praticato e agli obiettivi dell’atleta.
I test di valutazione funzionale possono essere classificati in 2 grandi categorie:
I test da sforzo si differenziano dagli altri per la richiesta al soggetto da esaminare di una prova atletica e, a loro volta, possono essere distinti in test da laboratorio (per esempio presso un centro di Medicina Sportiva) e test da campo.
Soffermandoci sui test relativi a chi svolge un lavoro a secco (in palestra e con sovraccarichi) i test devono essere eseguiti all’inizio e alla fine di ogni macrociclo.
Di fondamentale importanza sono i test ad inizio anno, normalmente svolti nei mesi di settembre ed ottobre.
Tali test, oltre a misurare le percentuali di carico, devono necessariamente identificare eventuali deficit motori e differenze di volume e forza tra gli arti.
Altro aspetto importante dei test iniziale è la valutazione della condizione aerobica generale e i gradi di mobilità e flessibilità.
Vien da sé che è poco producente aumentare la massa muscolare quando il nostro atleta ha per esempio dei deficit di forza degli ischio crurali piuttosto che dei volumi degl’arti differenti tra loro.
Come primo step un trainer dovrebbe individuare gli anelli deboli del proprio cliente e concentrare il lavoro su tali deficit.
Ogni trainer, in base alle proprie conoscenze e alla strumentazione in possesso, può determinare la propria batteria di test da fare eseguire; alcuni test sono però doverosi per una valutazione funzionale dell’atleta.
Dal punto di vista della mobilita’ sarà necessario indagare sia la catena coxo-femorale sia la mobilità delle spalle (spesso sollecitate durante gli esercizi).
L’aspetto aerobico, pur non disponendo di una strumentazione scientifica, può essere monitorato tramite un test sul tapis roulant o sulla bike.
Tali test prevedono un aumento della velocità di corsa o l’aumento della resistenza e si osserva l’andamento della frequenza cardiaca.
Per determinare invece i carichi i test da eseguire devono individuare i massimali dei diversi distretti muscolari.
In un ultima istanza normalmente un trainer, per determinare la situazione del proprio cliente, effettua alcune misurazioni antropometriche (plicometria, peso, altezza, circonferenze corporee). Ricordiamo che queste misurazioni si possono registrare sull’app fitnessitaly, sia nella versione per singolo utente, che nell’app per personal trainer che nel software per palestre.
I diversi test, in particolare i massimali e il test aerobico, devono essere eseguiti in sedute separate tra loro e l’atleta deve presentarsi all’allenamento in stato di riposo completo.
In aggiunta ai test, in particolare per gli atleti “nuovi”, è necessario che il trainer svolga un’anamnesi sportiva approfondita, soffermandosi su eventuali infortuni avuti dal cliente.
Dopo aver testato l’atleta il trainer è quindi pronto per programmare gli allenamenti.